Jean, un tempo perdigiorno, è la pi ù giovane degli immortali. Per questo motivo gli uomini che vogliono carpire il segreto della sua razza non sanno niente di lei: un ’occasione unica per avvicinarsi con l ’inganno alla loro organizzazione. Jean riesce a conoscere e a sedurre il loro direttore, ma ci sono altri giocatori, in questo gioco d ’ombre. I primi nemici degli Osservatori, infatti, sono esseri longevi quanto gli immortali, ma notturni e sanguinari... Per di pi ù il creatore di Jean, Gilles, è lontano, forse morto, forse semplicemente disperato. Jean dovr à stare molto attenta e dovr à imparare a non avere piet à, se vuole rivederlo.
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Un anno e mezzo, e non gli era ancora passata. Glenn Cooper pensava che in un ’altra vita quella donna l ’avrebbe sposata solo per potersela portare a letto tutti i giorni. Cos ì come stavano le cose... se la scopava pi ù o meno una volta alla settimana, e non andava poi male.
Questo pensiero fu cos ì chiaro che Jean lo sent ì dal pianerottolo, mentre lui saliva in ascensore. Per lei era stato un anno e mezzo... frustrante. Cooper la adorava, ma si sbottonava pochissimo. Quello che aveva scoperto l ’aveva gi à riferito ad Ari e agli altri, ma non era molto. Non era abbastanza.
Ed erano quasi due anni che non vedeva Gilles.
Si rendeva conto che amarlo cos ì tanto era stupido. Erano stati insieme poco pi ù di un mese, quasi due anni prima. Solo che lo amava e gli mancava follemente.
Glenn scese dall ’ascensore e le and ò incontro. & laquo;Ciao, amore & raquo; le disse.
La chiamava cos ì, "amore " e Jean lo trovava tra il ridicolo e il patetico. Anche se, in un certo senso, provava della comprensione umana, nei suoi confronti.
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