Ponti di corda, fatti a mano, col sudore della fronte, a volte all ’improvviso, ponti unici, personali, ponti che si muovono, sospesi nell ’aria, ma che resistono nel tempo e nello spazio, anche se sembrano fragili, costruiti per chi li user à, li attraverser à. Ponti di corda / fra quest ’IO / e il SONO. Ponti verso la conoscenza dall ’io del poeta, dallo spirito intimo, unico, individuale, verso l ’esterno, il mondo, gli altri, perfino le emozioni e i sentimenti, le esperienze. La poesia assume una funzione di intermediazione tra l ’IO poetico e la conoscenza del fuori, non semplicemente contemplato ma vissuto, usufruito intensamente, intimamente.