Barbara Appiano, con questo vorticoso romanzo post-strutturalista, ci trascina nella nuova fabbrica del lavoro interinale, ossia il call-center, un non luogo, in cui disoccupati di tutte le et à vendono la propria anima al nuovo dio dei nostri tempi, un dio tecnocrate, che, come ha profetizzato Pier Paolo Pasolini, ha massificato la nostra societ à.
Il libro è un romanzo di formazione intergenerazionale, in cui l ’autrice, applicando il metodo Stanislavskij, ha davvero sperimentato quanto ci descrive, fino al punto di mettere in gioco la propria personalit à, tanto da vivere questa aberrante esperienza lavorativa, cos ì lontana dal modello di fabbrica sentimentale di Adriano Olivetti.
Prof.ssa Sonia Francisetti Brolin